Monologhi

Una sfida lanciata a me stessa. Li ho pensati per essere rappresentati. A teatro, certo. Mi è piaciuto immaginare il rapporto con un pubblico seduto, attento e applaudente. Per scrivere una pièce teatrale non sono pronta. Ma, per una piccola parte di essa, mi sono detta “forse sì”. E l’ho fatto. Ho giocato molto sull’amore vissuto e perduto. Sull’illusione/disillusione. Sul guardarmi dentro e dire chi sono. Chi siamo.